Mirco è Mister Rubber Italia 2023

INTERVISTA A MIRCO, MR. RUBBER ITALIA 2023
 
Mirco, conosciuto anche come Dark Hermes, classe 1991, nato a Vittorio Veneto (TV), residente a Padova, da poco PhD in Social Sciences con una tesi in sociologia sul mondo kinky.
 
Dark Hermes, perché la scelta di questo pseudonimo? 
La prima sera che sono stato ad una festa kinky all'Officina di Limena (PD), il 28 dicembre 2017, volevo provare qualcosa di nuovo rispetto a quello che già facevo in contesti più intimi. Leather Big Wolf mi prestò una maschera da dog slave nera e una plug tail. Anche per Alessandro, il ragazzo che mi faceva da padrone, era la prima volta in un contesto BDSM pubblico. Ad un certo punto un ragazzo che mi accarezzava chiese ad Alessandro quale fosse il nome "di questo bel cucciolo" e lui si guardò attorno alla ricerca di una risposta, vide le dark room ed esclamò: "Dark! Sì, si chiama Dark sì!". Ho avuto fortuna, altrimenti oggi rischierei di chiamarmi "Fuffy Hermes" (ride).
La seconda parte del nome invece arrivò nel 2020 assieme ad una serie di coincidenze, una delle quali è il tatuaggio che ho sulla schiena, che decisi di fare prima di scoprire quale fosse il suo significato: il caduceo infatti è il simbolo del dio greco. Hermes è una divinità molto affine alla mia natura: è un messaggero, è eloquente, protegge sia i viaggiatori che i confini -insomma, il protettore perfetto per un kinkster che vuole fare qualcosa anche per il resto della comunità, no? - e ha come simbolo anche la tartaruga, un animale a cui sono molto affezionato per i suoi rimandi esoterici.
 
Parlaci inoltre delle tua infanzia, dove hai trascorso i tuoi anni da scolaro, il tuo sogno da ragazzino, quali sono stati i tuoi studi e di cosa ti occupi, il tuo rapporto con la scuola … in poche parole le tue radici.
Sono cresciuto in un paesino chiamato Cappella Maggiore che ha come patrona Maria Maddalena - coincidenze? Io non credo - e ho frequentato le scuole superiori a Vittorio Veneto, un ambiente in cui ho conosciuto, ahimé, l'omofobia, ma fortunamente anche l'amicizia, il supporto sociale e l'amore. In seguito al liceo scientifico ho cominciato a studiare a Padova. Dopo aver tentato il corso di laurea in matematica mi sono iscritto a scienze della formazione e poi ho conseguito la laurea magistrale in filosofia, in psicologia e in sociologia. Mi sono innamorato di quest'ultima e dell'approccio di ricerca etnografico, ed è così che ho avuto la fortuna di studiare vari aspetti della sessualità negli anni del dottorato in Scienze Sociali nella medesima città sotto la supervisione dei professori Matteo Bortolini e Vincenzo Romania: per mia esperienza la sociologia che si fa a Padova è molto inculsiva e aperta a vari filoni di ricerca proposti dagli studenti che una volta erano considerati tabù. Io ad esempio ho avuto modo di fare etnografia nei club e nei cruising europei scoprendo che i kinkster non sono semplicemente degli edonisti, ma possono essere paragonati a dei veri e propri asceti che attraverso il corpo elevano anche la loro mente e il loro spirito verso stati di benessere e realizzazione personale molto raffinati ed è stato questo il tema della mia tesi di ricerca.
Attualmente, dopo aver conseguito il PhD, mi trovo a fare ricerca per l'European Sex Workers' Rights Alliance, a collaborare con Arcigay (in cui milito dal 2012) e con il Centro Antidiscriminazione di Padova. Talvolta insegno in contesti universitari, altre volte faccio il sex worker sia online che offline... diciamo che questo anno di precarietà è la condizione perfetta per poter viaggiare e impegnarsi come Mr. Rubber!
 
HOBBY? TEMPO LIBERO? LA TUA GRANDE PASSIONE
Oltre alla vita kinky e all'attivismo sex positive ho una grande passione che porto avanti da 15 anni, ovvero l'Aikido, un'arte marziale giapponese che pratico principalmente a Vittorio Veneto sotto la guida del Maestro Sandro Lucagnano. Credo che le pratiche kinky e le arti marziali abbiano molte cose in comune: entrambe ad esempio si basano sulla disciplina coporea, sulla tecnica, sullo sviluppo armonico dell'incontro fra le persone e sulla bellezza!
 
TRE AGGETTIVI PER DESCRIVERTI?
Curioso, gentile, eclettico
 
A QUANDO E DOVE RISALE LA TUA VOCAZIONE PER IL MONDO KINKY E LA TUA PRIMA ESPERIENZA A CONTATTO CON IL RUBBER?
Come molte altre persone ho scoperto alcuni kink durante l'infanzia anche se non avevano il significato sessuale attuale. Il fatto che mi vesta spesso con il rubber di colore giallo è un esplicito riferimento al mio primo kink!
Ho scoperto il rubber per caso. Per la mia ricerca mi trovavo a Londra e c'erano dei party riservati a chi vestiva gomma, perciò per entrarvi dovevo indossare qualcosa in rubber. Comprai i miei primi chaps, un underwear e una t-shirt in rubber e da subito mi piacque molto sia dal punto di vista sessuale che estetico, fino ad arrivare a comprare molti altri gear dello stesso materiale. Ho molti altri fetish (skinhead, leather, military, sportwear, puppy), però il più presente nel mio armadio è certamente quello rubber.
 
QUALE MOTIVAZIONE TI HA SPINTO A PRESENTARTI AL CONCORSO DI MR. RUBBER?
Volevo poter dare alla comunità qualcosa, poiché la comunità mi ha dato molto nel costruire la ricerca che ho condotto, oltre che a crescere come kinkster. Credo ci siano molte cose da fare per renderci più visibili, più sicurз, più coesз e in quest'anno ce la voglio mettere tutta!
 
IL TUO PRIMO VIAGGIO FETISH? ETA’? DESTINAZIONE? TIMIDO O GIA’ ESUBERANTE?
Londra, Fetish Week 2019. Avevo 28 anni. Era l'anno in cui avevo iniziato a vivere più intensamente la mia sessualità kinky ed era anche l'anno in cui avevo iniziato la PreP, per cui mi sentivo molto più al sicuro e non vedevo l'ora conoscere molti altri ragazzi come me in un bell'ambiente!
 
EMOZIONATO DURANTE IL CONTEST? COME HAI VISSUTO L’ESPERIENZA SUL PALCO DI ROMA?
Ero costantemente emozionato e in tensione di fronte al pubblico e alla giuria: conoscevo moltissime persone però era la prima volta che stavo così sotto i riflettori in questo ambiente. Allo stesso tempo ero rilassato e felice di "competere in modo non competitivo" con Danilo, l'altro contestant, un ragazzo molto simile a me con il quale è nata da subito una grande amicizia: ci siamo presi cura l'uno dell'altro per tutto il weekend, in un clima di stima reciproca, abbracci e confronti molto formativi. Con un sorriso, un "come stai?" e una risata anche una maratona diventa una passeggiata!
 
PERCHE’ SECONDO TE L’ITALIA HA UNA VISIONE DISTORTA PER IL MONDO GAY E FETISH RISPETTO AD ALTRE CITTA’ EUROPEE? VEDI BERLINO, LONDRA, AMSTERDAM, ANVERSA, BARCELLONA, DOVE PER NOI GAY LA VITA TRASCORRE IN MODO PIU’ PACIFICO A CONTATTO CON GLI ALTRI E SENZA PREGIUDIZI DI RAZZA, COLORE, APPARTENENZA SOCIALE, SESSO?
Personalmente ritengo che viviamo in un Paese complicato già per la sua struttura: non abbiamo città paragonabili a quelle che hai nominato, ma una grande rete di paesini che rafforza anche nei contesti urbani più nevralgici uno stile di vita più prossimo a quello del paese che non a quello della metropoli cosmopolita. Ciò che però può rispondere in modo più esaustivo alla tua domanda è una mia convinzione, ovvero il fatto che l'Italia abbia una vergognosa eredità fascista di cui non siamo mai riusciti veramente a sbarazzarci (a differenza della Germania per quanto riguarda il nazismo), la quale si insinua nelle nostre vite senza che noi ce ne rendiamo conto. Il tema è molto complesso, però penso sia tipico del fascismo privilegiare una comunicazione pubblica rivolta all'esaltazione della propria nazione a scapito delle altre che chiedono ospitalità, ad una singola religione elevandola a imperativo morale universale, ad una sola idea di famiglia, come se l'unico scopo della sessualità fosse quello di fare figli in  accordo con lo ius sanguinis che ancora vige in Italia. Per fortuna le cose rispetto a 13 anni fa, quando ho fatto coming out, sono cambiate e stanno cambiando!
Ciò che probabilmente hanno fatto i fetishman dei contesti che citavi - che in molti contesti facciamo anche in Italia - è stato creare molti luoghi e iniziative volte a destrutturare "il decoro" ovvero l'aspettativa per la quale ci debba sempre essere un modo "giusto" di comportarsi. Nel momento in cui non si fa del male ad altre persone è bene sbarazzarsi delle aspettative sociali che ci vogliono eterosessuali, vanilla, monogami, "veri uomini", romantici, possessivi, gelosi, ordinati, puliti, safe, vestiti, sobri (...). Le condizioni di liberazione sessuale esistono e sono molto più di quanto immaginiamo e non dobbiamo confondere ciò che scandaloso o trasgressivo con ciò che è illegale. Se vuoi andare in giro per la tua città in rubber  forse sei "sopra le righe" ma sicuramente non commetti un illecito, quindi fallo se ne hai voglia! Impegniamoci per piacere a chi ci piace, non per piacere a chi ci odia!
 
 
OBIETTIVI DURANTE IL TUO ANNO DA MISTER?
Sopravvivere?! Scherzi a parte...
Promuovere una maggiore inclusività per ogni kinkster sia dentro che fuori la nostra comunità; accogliere i neofiti del rubber e di altri fetish perchè entrino nel nostro mondo in modo consapevole e safe, imparando i nostri valori e le nostre consuetudini sex positive; scrivere di kink; viaggiare in Italia per far conoscere la subcultura rubber e in generale lo stile di vita kinky che ci caratterizza attraverso i talk, i Pride e le varie situazioni pubbliche e quotidiane in cui possa far conoscere la nostra subcultura; esplorare altri contesti fetish all'estero per consolidare la comunità anche a livello transnazionale, imparare nuove cose e ispirare anche il contesto italiano a lasciarsi contaminare felicemente da ciò che accade oltre le Alpi o al di là delle Colonne d'Ercole. 
 
PROSSIMI VIAGGI IN CALENDARIO?
Le serate di Leather Friends Italia a Padova e a Milano, il Capodanno a Berlino, Darklands ad Anversa, la Rubber week di Parigi, l'elezione di Italian Fetishman of the year a Milano, il compleanno di Evidence a Nizza, il Pride di Gran Canaria, l'elezione di Mr. Leather Italia e Mr. Rubber Netherlands, i Pride di Padova, Roma, Milano e Amsterdam, la Fetish Week di Londra e l'immancabile Folsom! In seguito mi piacerebbe partecipare anche all'elezione di Rubber Spain Ambasador, la Fetish Week di Mas Palomas, l'elezione di Mr. Leather Evidence e why not...? Anche un concorso di respiro più europeo o internazionale!
 
UN DESIDERIO DA ESPRIMERE?
Vorrei che questo viaggio che ho cominciato possa essere bellissimo e indimenticabile per me e per tutte le persone che cammineranno al mio fianco!
 
QUALCUNO DA RINGRAZIARE?
Ringrazio innanzitutto chi ha creduto in me la sera del 10 dicembre 2022, non vi deluderò!
Ringrazio Mr. Rubber Italia 2022, Pan, che mi ha ispirato nel suo anno in carica. Matteo e Vincenzo, senza i quali non sarei arrivato qui probabilmente. Dioniso per avermi accompagnato al mio primo acquisto in rubber, Tetrakleion per avermi aiutato a preservarlo fino ad ora. I club che mi supporteranno ma che già conoscevo e amavo: Leather Friends Italia e Leather Club Roma, ma anche The Italian Puppy da cui tutto è cominciato e Leather & Fetish Milano che mi accoglie calorosamente in ogni occasione! Arcigay per avermi insegnato a lottare per me e per noi. E infine i numerosi sponsor che renderanno possibile questo anno molto movimentato!
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